“Social Media a scuola”

da Giuseppe Quatela

Dirigente Scolastico

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Si è tenuto nella Sala Carrante della Scuola Primaria “G. Bovio” di Ruvo di Puglia l’incontro sul tema “Personal computer, smartphone, tablet: accesso alla tecnologia, ma soprattutto alle App, risorsa e rischio”. Tale evento rappresenta l’occasione per promuovere una riflessione attiva sul percorso di crescita e di sviluppo dell’innovazione digitale nelle scuole. Il professor Luigi Sparapano, direttore ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Molfetta, Ruvo, Terlizzi e Giovinazzo, illustra i dati riguardanti la crescita dell’utilizzo di smartphone soprattutto tra i più giovani, che tendono a cercare video su youtube e che si iscrivono ai social. È un’abitudine comune accendere lo schermo di tablet, smartphone e pc per controllare una notifica, per condividere sui social “pezzi” di vita quotidiana. Basta una foto, un video, una frase e un clic…e il gioco è fatto. Siamo on line, la nostra realtà è pubblica, la nostra vita privata è pubblica. Darsi delle regole, seguire una “dieta” fatta di piccoli ma importanti accorgimenti, può darci la possibilità di passare dallo stato on line allo stato “on life”. Papa Francesco scrive: “Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio“.

Interessante anche l’intervento dell’Ass. C.C. Roberto Borraccia. I ragazzi hanno bisogno di far parte di un gruppo, con cui si confrontano ma a cui si omologano. Rischioso essere “diversi”, facile il passaggio ad essere “bullizzati”. La famiglia ha il compito primario di accompagnare i propri figli alla consapevolezza della propria identità, che non necessariamente deve essere identica alla tendenza del momento. I rischi che corrono sulla rete sono innumerevoli. Diversi purtroppo sono i casi di suicidi causati da atti di bullismo. È reato istigare qualcuno a farsi foto, è reato inviarle ad altre persone. Invitiamo i ragazzi a fare attenzione.

L’incontro si conclude con l’intervento più pratico dell’esperto di comunicazione informatica ed elaborazione dei contenuti per il web Franco Leone. Mostra come proteggere i nostri figli con un controllo parentale attraverso il computer. Bastano pochi passaggi per essere sicuri del tempo di utilizzo e di ciò che possono visualizzare.

Rachele Mastrorilli

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